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Un ringraziamento a Tommaso BorzomΓ¬ per l’intervista e per l’articolo centrato sul tema locazioni brevi turistiche.
Dopo i numerosi articoli degli ultimi giorni a danno delle locazioni brevi turistiche, non potevamo non replicare.
Invece che chiedere regole a destra e a manca, andando a scomodare l’impianto stesso su cui si basa la ripartizione delle competenze Stato-Regioni-Enti Locali, a nostro avviso, la soluzione piΓΉ π¦ππ π£ππππ π²π± ππππππππ sarebbe quella di applicare le regole giΓ esistenti per contrastare quei fenomeni e quelle distorsioni che esistono nel settore.
Si fanno norme come quella sull’istituzione di un codice identificativo nazionale e relativa banca dati delle locazioni brevi, ma poi si tarda anni anche solo per rendere la stessa norma operativa.
E quanto sarebbe π¦ππ π£ππππ π²π± ππππππππ imporre a portali e piattaforme di chiedere ai locatori quel famoso codice identificativo nazionale, che giΓ dovrebbe esistere ma tuttora si fatica ad ipotizzare quando in concreto verrΓ reso operativo, per contrastare il c.d. “abusivismo“?
Sul commento finale di AVA poi c’Γ¨ poco da dire.
Forse dimenticano che la norma sul numero di appartamenti oltre il quale va aperta Partita IVA esiste giΓ .
Ed Γ¨ stata fortemente voluta e richiesta per anni dagli stessi albergatori.
Ma va bene cosΓ¬. Continuare a spendere fiumi di parole sull’argomento sembra apparentemente piΓΉ importante che agire efficacemente.