Noi di ABBAV siamo fermamente convinti che non sia così.
Residenzialità e tutela del Diritto di Proprietà non sono in conflitto, malgrado ciò che l’ormai ridondante retorica dei media vuole far credere, gettando ombre pesanti sul mondo dell’extralberghiero e degli affitti brevi.
Interessante, sul tema, l’articolo del Gazzettino di qualche giorno fa, che riportava l’esperienza dell’ex Consigliere Regionale Marotta, in passato contrario alle locazioni turistiche, ma ora convertito e più che favorevole, dopo aver sperimentato sulla propria pelle i rischi della locazione di lungo periodo.
Perchè siamo convinti che 𝗙𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗟𝗼𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮 𝗥𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶 = 𝗧𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗗𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗣𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗲𝘁𝗮̀ 𝗲𝗱 𝗶 𝗟𝗼𝗰𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶?
La vicenda dell’ex 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗿𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 rappresenta il 𝗽𝗮𝗿𝗮𝗱𝗶𝗴𝗺𝗮 della nostra tesi.
La 𝘀𝗰𝗲𝗹𝘁𝗮 verso la locazione a studenti o a turisti, in luogo di quella a residenti, è spesso determinata in maniera rilevante dalla 𝘁𝗼𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗮𝘀𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮 𝗻𝗲𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗲𝘁𝗮𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗶𝗺𝗺𝗼𝗯𝗶𝗹𝗶 di fronte a situazioni come quella descritta nell’articolo, che sono purtroppo sempre più frequenti.
E con ciò, non fraintendeteci, non si vuole certo fare di tutta l’erba un fascio…
La preoccupazione, determinata dall’𝗮𝘀𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘇𝗶𝗲 sul proprio bene una volta locato, è una una 𝗽𝗿𝗲𝗼𝗰𝗰𝘂𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗲, 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗿𝗲𝘁𝗮 𝗲 𝗱𝗶𝗳𝗳𝘂𝘀𝗮 tra moltissimi proprietari.
Questa preoccupazione si traduce nella scelta verso locazioni a studenti o a turisti, anche ove il proprietario non abbia una reale spinta verso tali settori.
Per questo, ormai da anni (e non stiamo esagerando!), ripetiamo che 𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗹𝗼𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮 𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶 𝘀𝗶 𝗱𝗲𝘃𝗲 – 𝗡𝗘𝗖𝗘𝗦𝗦𝗔𝗥𝗜𝗔𝗠𝗘𝗡𝗧𝗘 – 𝗿𝗶𝘃𝗲𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝗲𝗹𝗲 𝗼𝗳𝗳𝗲𝗿𝘁𝗲 𝗮𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗲𝘁𝗮𝗿𝗶 di immobili, quando concedono i propri beni in locazione.
E diversamente dai tanti che spendono fiumi di parole sulla questione, dicendo cosa “si dovrebbe fare” o che “bisogna mettere un freno alle locazioni brevi“, la scrivente Associazione – assieme ad altre grandi associazioni del territorio come Confedilizia – 𝗮𝘃𝗲𝘃𝗮 𝗰𝗿𝗲𝗮𝘁𝗼 𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲̀ 𝗰𝗶𝗼̀ 𝗮𝗰𝗰𝗮𝗱𝗲𝘀𝘀𝗲.
Pochi anni fa, in un periodo di massima difficoltà per l’economia come quello pandemico, le Associazioni, il Comune di Venezia e l’università IUAV firmavano un protocollo d’intesa per favorire le locazioni agli studenti.
Da tale protocollo, nasceva in brevissimo tempo un portale per raccogliere domanda e offerta di alloggi, tuttora operativo, che nell’arco di pochi mesi superava le 30.000 visualizzazioni.
Forti di quel successo, le Associazioni formulavano al Comune di Venezia 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗹𝗶𝗰𝗲 𝗺𝗮 𝗲𝘀𝘁𝗿𝗲𝗺𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗶𝗰𝗮𝗰𝗲 per estendere l’iniziativa alle 𝗹𝗼𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗶: creare un 𝗙𝗢𝗡𝗗𝗢 𝗗𝗜 𝗚𝗔𝗥𝗔𝗡𝗭𝗜𝗔 𝗽𝗲𝗿 𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗲𝘁𝗮𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗶𝗺𝗺𝗼𝗯𝗶𝗹𝗶 che locavano ai residenti, utilizzando il gettito dell’imposta di soggiorno.
Fondo che si sarebbe attivato per garantire i proprietari degli immobili locati per lunghi periodi in caso di morosità dei conduttori o di danni all’immobile.
Insomma, un circolo virtuoso in cui si andava ad incentivare la locazione residenziale, con il denaro riscosso dalle stesse attività turistiche e riversato nelle casse comunali, senza andare a chiedere farraginose leggi nazionali o regionali e senza creare nuovi costi per il bilancio comunale.
Inutile dire che a tale proposta non è stato mai dato riscontro.
Ma chissà che ora che il tema degli affitti brevi sembra essere diventato l’unico tema di cui parlare, non si possa riavviare una proficua discussione in merito.
Se anche voi avete delle idee interessanti sulla questione, saremo lieti di ascoltarle!